Abstract De Tullio 2

Mario C. De Tullio, Università di Bari „Aldo Moro“

Si propone la strutturazione di un percorso didattico in diversi incontri, ciascuno dei quali risulta funzionale ad un progressivo avvicinamento al tema della struttura cellulare. In una prima fase si cerca di guidare gli alunni per arrivare ad una definizione condivisa di “materia vivente” attraverso l’osservazione di minerali, animali e piante (o parti di esse, come ad esempio semi) utilizzando come strumenti il brainstorming, il lavoro di gruppo e la lettura di alcuni passi del racconto “Carbonio” di Primo Levi. Nel secondo incontro si cerca di approfondire il concetto, arrivando ad una caratterizzazione degli organismi viventi mediante l’osservazione della loro struttura in modo da ripetere gli esperimenti mediante i quali Robert Hooke introdusse la parola “cellula” per indicare l’organizzazione microscopica del sughero, un tessuto vegetale relativamente semplice. Il terzo momento di indagine comporta la rilevazione delle differenze tra procarioti ed eucarioti, superando il diffuso preconcetto che definisce i procarioti in negativo come organismi che NON HANNO nucleo ed altri organuli, laddove sarebbe più corretto e anche didatticamente valido partire dai procarioti in chiave evolutiva come i progenitori degli eucarioti. I passi successivi riguardano l’uso del microscopio e l’evidenziazione di alcune strutture cellulari vegetali, a partire dalla parete e dalla sua importanza nell’alimentazione animale/umana (concetto di fibra alimentare). Andando ancora oltre, saranno mostrati modelli riguardanti la struttura e le proprietà delle membrane biologiche partendo sempre da osservazioni concrete di fenomeni quali il comportamento di molecole apolari in un ambiente acquoso (polare). A seconda dei risultati ottenuti, si potrà valutare se proseguire con la bioenergetica (plastidi/mitocondri) e altre funzioni della cellula.